lunedì 21 aprile 2008

06 - LE REQUIN - Le Ordinate

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Nella foto n. 9 sono visibili le due aste, che ho posizionato sullo scalo, aventi la funzione di fissaggio di tutte le ordinate. Queste aste (rettilinee), ovviamente non possono seguire l’andamento dell’insellatura dello sciabecco. Ciò mi costringe a fare le ordinate, soprattutto a centro barca, più lunghe del necessario.

Come evidenziato dalla foto n. 7 solo alcune ordinate arrivano fino al capodibanda , per le altre andranno tolte le eccedenze.

Come già detto, per il posizionamento delle ordinate, vengono usate le due squadre della foto n. 10

Ho cercato di usare la massima precisione nella esecuzione e incollaggio dei vari pezzi che compongono le ordinate. La misura dello scalmo al capodibanda, è inferiore ai 2,5 mm. ( e 3 mm. di spessore) e si comprenderà che con queste minime misure, anche errori di alcuni decimi comporterebbero una non buona riuscita. L’esiguità e conseguente flessibilità delle varie costole, mi permettono però, di meglio adattare, ai profili incisi sulle squadre di posizionamento, tutte le ordinate anche se vi saranno piccoli errori.









Nella foto n. 9 possiamo notare come avviene il posizionamento e il fissaggio dell’ordinata. Mentre nella seguente foto si nota il fissaggio delle due estremità dell’ordinata alle due aste laterali dello scalo, tramite un listello.

Nelle seguenti foto si può notare, invece, che vengono montate solo le ordinate indicate sulle squadre (una ogni tre).

Quando la colla avrà fatto la giusta presa sui due lati del listello, che appoggiano sulle aste laterali, la parte interna viene eliminata (a questo punto non hanno più bisogno di esistere): Ciò mi permetterà di poter eseguire il montaggio delle ordinate mancanti.

Nella foto che segue si nota chiaramente il sistema di fissaggio delle costole intermedie.

Nella foto seguente si può notare che ho cercato di dare un maggiore irrobustimento a tutto quanto, aggiungendo un listello incollato a fianco del bordo esterno di tutta l’incastellatura. Tutto ciò mi permette di mettere delle indicazioni per le varie misure e i conseguenti tagli sulle varie costole.

Ciò risulterà utile quando il tutto verrà tolto dallo scalo. Ora il proseguimento del lavoro non ha bisogno di molte altre parole e penso sia meglio affidarsi ad una lunga serie di foto.




















Arrivato all’ordinata n. 61 mi prenderò una pausa di studio (e traduzione) perché seguiranno le ordinate più lunghe (e più complesse) per l’inizio del castello di poppa.

Mi rendo conto di non aver descritto la costruzione della scassa di trinchetto. Questa mia fase costruttiva non ha avuto una costruzione coerente con l’ortodossia delle costruzioni navali……chiamiamola “ licenza modellistica”. Cosi come l’autore del libro sul Requien, anche io ometterò ogni descrizione…….quindi…….alla prossima.


Marzo 2008

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