venerdì 19 settembre 2008

10 - LE REQUIN - Lavorazioni interno scafo

Completata l'arcaccia posso iniziare a sistemare il quartobuono all'interno dello scafo. Per questa operazione mi sono avvalso di pezzi in legno di varie forme (rotondi, curvi e piani ma di varie sagomature) e rivestiti, tramite biadesivo, con tela smeriglio. Causa l'esiguità delle costole, ho dovuto scartavetrare unicamente seguendo il senso delle costole, e mai perpendicolarmente ad esse, e ciò mi ha evitato la rottura delle stesse.

Al termine di tale operazione ho potuto notare ( con mooollto piacere) che quasi non esistono avallamenti tra una costola e l'altra. Solo in alcuni punti, di pochissime costole, presentano una rientranza di un decimo, o forse meno. Tali modesti difetti, penso che spariranno quando le costole verranno serrate ed incollate alle serrette.



Tutte le costole sono incastrate nelle serrette e viste le varie curvature che ha lo scafo, e quindi la perpendicolarita degli incasti, non esiste altro modo che eseguire le numerose mortase a mano (vedi foto 70).



Per poter sistemare, sia i dormienti che le serrette nelle giuste posizioni, mi sono dovuto inventare un aggeggio.


Da questa foto (72) si puo anche notare che alcune ordinate sono state colorate (in testa) di rosso. Questo serve per indicare che le colorate sono le ordinate che non verranno tagliate alla soglia del ponte, la qualcosa avverrà in seguito.

Nella foto precedente vediamo che ho fissato per primo il dormiente del castello di poppa. Non è necessario farlo ora, il ponte del castello verrà ovviamente fatto dopo il ponte principale. Ma tale operazione mi ha permesso di fissare le costole di poppa che sporgendo molto erano di facile inciampo e di conseguente facile rottura, nelle varie manipolazioni (quella più in alto è fasulla e verrà tolta al momento giusto.



Nelle ultime due foto si notano i morsetti che mi sono costruito per posizionare un listello/quida per disegnare la posizione del dormiente e serrette e quindi del relativo incollaggio


Effettivamente per poter serrare bene tutte quante le costole ho dovuto farmi aiutare anche da degli archetti (sono anelli taglati) che contrariamente ai morsetti, non avendo viti da inserire, sono di più rapida applicazione, ancor prima che la colla inizi a seccarsi.



Nell'ultima foto (78) si vedono terminati e fissati i dormienti e le prime due serrette. Ora lo scafo, in teoria, potrebbe essere tolto dallo scalo anche perchè comincia a diventare difficile (causa poco spazio) per lavorare.

Mentre studio sul da farsi, saluto e...................alla prossima............

Giugno 2008

mercoledì 17 settembre 2008

09 - LE REQUIN - Montaggio dell'arcaccia

Vi ho già detto della difficoltà di montaggio di tutti i pezzi curvi che la compongono, ma siccome nel disegno non vengono indicati incastri, la sisemazione e il conseguente incollaggio/bloccaggio è molto difficile.
Io ho ritenuto impossibile un incollaggio preciso e sicuro senza incastri e ho usato un trucchetto ( la solita licenza modellistica ?!?!?!) e vi allego un mio schizzo, che mi auguro dia l'idea di come ho fatto il tutto



Con questa soluzione mi è stato possibile fare un incollaggio di buona tenuta, anche del dragante sulle alette, procedendo poi agli incollaggi dei traversini (gaisoni) tra le alette ed il dritto di poppa.
Vi mostro ora l'arcaccia come è venuta con più foto, così da poter valutare le varie forme ricurve dei vari pezzi che la compongono.

Per incollare i gaisoni con il dovuto allineamento al dritto e paralleli al piano di galleggiamento, mi sono dovuto fare una specie di squadra , cosi ho anche reso più stabile anche l'incollaggio.



Il tutto mi sembra ben riuscito, resterà un poco di materiale da asportare per iquartobuono del fasciame esterno.

Anche se ho usato un trucchetto ( l'incastro per le alette) , mi chiedo come poteva essere montata e assemblata nel vero Requin con le sole chiavarde (??), visto che nel disegno non esistono incastri.
Il mio incastro/trucco non è certo fatto in maniera ortodossa alle costruzioni marine dell'epoca ma mi fa contento di quanto fatto.



Sistemati gli ultimi forcacci a poppa, potrò cominciare alle lavorazioni interne dello scafo ( serrette e dormienti ). Ma per questo...............ci leggiamo alla prossima.......

fine Maggio 2008

martedì 16 settembre 2008

08 - LE REQUIN - Costole e forcacci di poppa

Con la sistemazione del metacrilato, come sostituto e guida della poppa, ho potuto proseguire la sistemazione delle ultime costole e forcacci. Per non correre rischi ho fatto questi ultimi con più materiale da asportare.



L'acuto slancio della parte poppiera e la sede degli incastri degli scalmotti (molto obliqui) non mi danno piena fiducia sulla precisione (dovuta alla esecuzione manuale). Ho preferito ,quindi, lasciare materiale, per non correre rischi nel rifinire il quartobuono e in particolare sulla parte esterna dello scafo. Non convinto, mi sono rifatto il disegno reale della poppa curando



principalmente l'attaccatura delle 2 alette dell'arcaccia sul dritto di poppa.

Tutte queste preoccupazioni hanno dato il risultato che potete valutare nelle foto che seguono






Mancano solo i 3 ultimi forcacci , che sistemerò dopo che avrò fatto e incollato l'arcaccia completa Il dragante della medesima l'ho già fatto ma la sua scolpitura non mi soddisfaceva pienamente e dopo la pratica fatta scolpendo l'omino (chiamato Gedeone), ho pensato che avrei potuto fare meglio e con l'autocostruzione di alcune minisgorbie, mi è riuscito di fare tutti i particolari che non mi era riuscito di fare in precedenza. Per ora il risultato (che mi soddisfa) è visibile solo per metà, nella foto che segue.



Il lavoro fin qui fatto, devo dire che mi soddisfa e mi da la carica per affrontare la costruzione della arcaccia, che non si prospetta di facile montaggio. Salvo il dritto di poppa, tutti i pezzi che compongono la stessa sono curvi e montati obliqui e per tale motivo, risulta complicato il montaggio con il giusto allineamento delle varie parti...............alla prossima

metà Maggio 2008